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mercoledì 2 maggio 2012

Attraverso le rivoluzioni...


L’evoluzione della società e la tecnologia attraverso la prima rivoluzione agricola e la rivoluzione industriale


técnica del azar
técnica del artesano
técnica del técnico
nomade
cacciatore
raccoglitore
agricoltore
artigiano
tecnico
scienziato
imprenditore
saper cercare
saper fare
saper far fare
caverna
villaggio
città industriale
reperti naturali
risorse naturali
risorse tecniche
rami
ossa
ciottoli

legno
pietra
cuoio, pelle
vetro
acciaio
cotone
materiali sintetici
habitat
bottega
fabbrica
energia animale
energia idraulica
energia termica
-
beni materiali
sistemi produttivi
[-]
[kg]
[W]
(baratto)
(mercato)
(finanza)
esperienza
apprendistato
scuola tecnica
graffiti
manoscritti
libri a stampa



Omero
Dante, G.Boccaccio, F.Rabelais
Ch. Dickens, E.Zola, M.Proust, J.Joyce, Th.Mann



fuoco
arco e frecce
mulino
trabocco
cannocchiale
filatrice meccanica
macchina a vapore
bicicletta



Prometeo, Ercole, Dedalo, Ulisse, Archimede
Al Jazari, Leonardo da Vinci, Galileo Galilei
Lord Brunel, Thomas A. Edison, Gustave Eiffel, Guglielmo Marconi




domenica 22 aprile 2012

Rivoluzioni tecnologiche

Dopo la rivoluzione agricola (la prima avvenuta tra il 10000 e l'8000 a.C.) e la rivoluzione industriale, oggi siamo nel bel mezzo di un nuovo "passaggio" ? 
C'è chi la chiama terza rivoluzione industriale, altri la rivoluzione dell'informazione, ma se seguiamo ciò che dice David S. Landes nella sua Favola del cavallo morto, non potremo mai sapere se viviamo uno di questi grandi processi irreversibili, che chiamiamo rivoluzioni culturali, perché potremo solo dirlo quando ormai i giochi si sono conclusi.
Come diceva Marc Bloch, "nella storia le cause non si postulano, ma si cercano."

martedì 27 marzo 2012

La rivoluzione industriale


La rivoluzione industriale ebbe inizio dall'Inghilterra alla metà del XVIII secolo e si estese all'Europa continentale nei decenni successivi, esplodendo nel suo sviluppo nel secondo decennio dell'Ottocento quando terminò l'Impero napoleonico.

Gli eventi / The events

domenica 25 marzo 2012

Un giro di boa, a metà del Settecento


La metà del Settecento è segnata in Inghilterra dalla rivoluzione industriale, mentre in Francia è l'Encyclopédie di Denis Diderot e Jean-Baptiste d'Alembert a documentare un sistema produttivo che ancora non ha attraversato questo "passaggio". Le Planches dell'Encyclopédie sono tra le più fedeli testimonianze di una tecnologia assai raffinata ma ancora fondata su un sistema artigianale, dove l'artefice è colui che sa fare.

sabato 24 marzo 2012

La prima rivoluzione agricola


La scoperta dell'agricoltura fu la grande rivoluzione del neolitico, definita anche come la "prima rivoluzione agricola". Su questo argomento un interessante sintesi si trova in una pagina di Marco Comandé.

Una brevissima storia del mondo


La storia del mondo può essere esaminata anche e soprattutto in funzione dello sviluppo delle tecniche. Una prima sintesi è riportata in un post precedente di cui questo è il link.
Una lettura più approfondita potrà essere fatta consultando il saggio di Jared Diamond, Armi acciaio e malattie.

martedì 24 maggio 2011

L19 - Armi, acciaio e malattie / Guns, germs and steel


Jared Diamond, Armi, acciaio e malattie - Breve storia degli ultimi tredicimila anni (titolo originale Guns, germs and steel - The fates of human societies), Torino : Einaudi, 1997.

Arnold Gehlen, L'uomo nell'era della tecnica, Napoli : Guida, 1989.

martedì 17 maggio 2011

L16 - La rivoluzione è tessile

1200 ca. : spinning wheel





1733 John Kay: flying shuttle

1765 James Hargreaves: spinning jenny


1768 Richard Arkwright: water frame

1768 Richard Arkwright: water frame principle



1779 Samuel Crompton: mule jenny

1780: métier à ruban



1801 Joseph Marie Jacquard: jacquard loom

sabato 28 febbraio 2009

La tecnica modifica la società

Senza la tecnica la specie umana non si sarebbe differenziata dai primati. Le rivoluzioni tecnologiche hanno profondamente modificato la nostra società: dalla rivoluzione agricola alla rivoluzione industriale.
A questo proposito si veda il "post" in cui si citano le considerazioni di José Ortega y Gasset.
Quando l'umanità decise di abbandonare il nomadismo per diventare una società di agricoltori e di allevatori - e questo evento epocale si chiama rivoluzione agricola - molte furono le "nuove regole" da adottare. La mitologia ha decantato e trasferito sul piano della narrazione ("mythos" significa racconto, fiaba) i traumi e le radicali trasformazioni che ne derivarono. Molti miti hanno come tema centrale la tecnica e i suoi effetti.


Prometeo: la scoperta del fuoco
Edipo e Giocasta: il tabù dell'incesto
Pasife e il Minotauro: le tecnologie genetiche
Ercole e le sue fatiche: i problemi dell'ecologia
Fetonte e il carro del Sole: l'incoscienza dei giovani
Icaro: le sfide oltre i limiti umani
Persefone: la semina e il raccolto
Atalanta e Ippomene: le lusinghe della tecnica
Romolo e Remo: la città e i suoi confini
Teseo e Arianna: le astuzie della mente
Ulisse e il cavallo: la macchina e le sue insidie

mercoledì 20 febbraio 2008

La storia, la tecnica e le "rivoluzioni"

"Senza la tecnica l'uomo non esisterebbe, ne' sarebbe esistito mai. Cosi', ne' piu', ne ' meno.". Con queste parole Jose' Ortega y Gasset (1883-1955) inizio' nel 1933 una conferenza alla Univer­sita' di Santander sul tema "Qué es la técnica?"[1]. La storia tecnica, è ripartita in tre fasi: "la técnica del azar" (La tecnica del caso), "la técnica del artesano", e "la técnica del técnico".

All'inizio dei tempi, le prime scoperte tecnologiche sono casuali: per caso si invento' la ruota facendo rotolare un tronco, sempre per caso si comprese che una selce spezzata poteva fungere da raschiatore e da coltello. Con questo atteggiamento mentale, verso l'uso di strumenti per l'esecuzione di determinati lavori o per la produzione di beni materiali, l'uomo visse per migliaia d'anni. L'homo sapiens è colui che sa cercare e trovare.

Quando la specie umana per garantire la propria sopravvivenza decise di rendersi stanziale in villaggi investendo nell'agricoltura e nell'allevamento, alla "técnica del azar" si sostituì la "técnica del artesano", che vide la nascita della città, della scrittura, delle leggi. L'artigiano, l'homo faber, colui che sa fare, riusciva a tenere sotto controllo l'intero processo produttivo di cui era responsabile, a partire dal reperimento delle materie prime, sino alla vendita del prodotto. La forma di apprendimento del mestiere era l'apprendistato. Chi possedeva il capitale lo investiva in beni materiali.

A partire dalla metà del XVIII secolo il "modello" di società artigiana andò in crisi perché i nuovi sistemi produttivi non potevano più essere gestiti da un unico individuo, sia per la complessità delle conoscenze richieste, sia per la quantità di capitali necessari per l'acquisizione dei macchinari. Si rese quindi necessaria una nuova "rivoluzione" che vide nascere i distretti industriali. La "técnica del tecnico" è caratterizzata dalla presenza del tecnico, dell'ingegnere, che rappresenta colui che sa far fare. E' necessaria una codifica dei saperi: nascono le scuole tecniche. Parallelamente al tecnico sorge l'esigenza della presenza di un imprenditore che abbia i capitali necessari per acquisire i sistemi di produzione. Vengono utilizzate risorse materiali a loro volta frutto di altrettanti processi industriali (acciaio, coke, elettricità, ecc.)

Come è puntualizzato nel saggio di C.M. Cipolla Uomini, tecniche, economie, "sia nel campo politico che in quello economico, sia nel settore dell'organizzazione sanitaria che in quello della strategia militare si impone un nuovo punto di vista. Nel passato l'uomo ha dovuto abbandonare il punto di vista cittadino o regionale, per acquistarne uno nazionale. Oggi dobbiamo uniformare noi stessi e la nostra maniera di pensare a un punto di vista globale."

I nuovi problemi (i quali sotto altri punti di vista sono anche i veri problemi da sempre) si chiamano esplosione demografica, ricerca di nuove fonti energetiche, diffusione del sapere tecnico.

[1] J. Ortega y Gasset, Meditacion de la Técnica y otros Ensayos sobre Ciencia y Filosofia, Madrid : Alianza Editorial, 1982.