lunedì 23 aprile 2012

Guest lecture


Il 9 maggio prossimo, durante la lezione di Storia della tecnologia, in Aula A3A (Alenia, corso Francia 366) Antonella Russo, storica della fotografia e autrice della Storia culturale della fotografia italiana, (Torino : Einaudi,  2011) terrà una conferenza dal titolo Tecnologie della visione.


Antonella Russo  ha insegnato Tecnica della Fotografia,Facoltà di Beni Culturali, Università del Salento, Lecce. 
Specialista di teoria della fotografia,  si è perfezionata in Storia della Fotografia negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio Fulbright-Hays, ed è stata allieva di  Beaumont Newhall, fondatore degli studi sulla fotografia e  suo relatore per la tesi del Master’s of Arts/Photography nel 1984. 
Nel 1989 ha conseguito un Master’s of Philosophy presso il Graduate Center of the City University of New York in Storia dell’Arte Moderna.
Nel 1990 ha ottenuto la Samuel H. Kress Foundation Fellowship per i suoi studi in Teoria della Fotografia. Consulente per la fotografia de Mission Photographique Ministere de la Culture, Paris, ha curato, tra le altre mostre, Stranger(s) in the(ir) City. Contemporary Vietnamese Photography, Centre of Contemporary Photography, Melbourne, Australia, 11 luglio-30 agosto 2008; Viewpoints Italy in Black and White, The Estorick Collection, Londra, giugno-settembre,2005; Vera fotografia italiana, Spazio Ersel, Torino, maggio-settembre 2004; An Eye for the City. Italian Photography and the Image of Contemporary City, The University of New Mexico Art Museum, Albuquerque, New Mexico, 9 ottobre-23 dicembre 2001; Mario Giacomelli , Castello di Rivoli-museo d’arte contemporanea, 2 ottobre-29 novembre 1992 e Villa Arson, Nizza,  febbraio 1993.
Ha inoltre partecipato a conferenze e simposi tra cui De Bosis Colloquium , Department of Romance Languages, Harvard University , Cambridge, Mass.,19 marzo 2012. Nuove teorie delle visione nelle neuroscienze e nella fisica quantica, Biennale della Fotografia, Roma Palazzo delle Esposizioni, 4 aprile, 2008; Lifeless Fragments, Surrealist Photographic Practice, Royal Academy Schools, Londra, 2001 e Royal College of Art, Londra,2001; Il ritratto del Diciannovesimo secolo,( Presentazione di Harald Szeeman), Accademia di Architettura, Mendrisio, 1998; Insight and Inspirations: The Influence of Italian Art in America 1900-1990, simposio organizzato dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e Fordham University New York; 1991; Current Researches: History of Photography,Simposio della  College Art Association, New York, 1990.
Ha inoltre  curato 150 anni di Fotografia italiana, Istituto Italiano di Cultura, New York, Simposio con Peter Galassi, Chief Curator Department of Photography, The Museum of Modern Art, New York; Maria Morris Hambourg, Curator The Metropolitan Museum of Art; George Tatge, direttore della Fotografia, Archivi Alinari, Firenze, Bruce Lundberg, Collezionista fotografia italiana, Connecticut. 
Oltre a contribuire a innumerevoli cataloghi di mostre e riviste di fotografia tra cui Art Monthly, Londra, Rivista Tecnica, Lugano, Aperture, New York, Flash Art, Milano, The Journal of Art, New York,Il Giornale dell’Arte, Torino, ha pubblicato Il Fascismo in mostra, Roma, Editori Riuniti, 1999,2003 e Il luogo e lo sguardo, Torino,Scriptorium- Paravia, 1998.

domenica 22 aprile 2012

HyperBlog

Nuovi aggiornamenti sull'esempio di blog. Si ricorda che il blog deve essere chiaro nella presentazione dei contenuti, con uno sfondo che non distragga dalla lettura, ricco di immagini, ma soprattutto ben connesso con il Web e soprattutto con questo blog "hub" e con i blog del corso. Più la rete è interconnessa, meglio funziona. E poi, non da ultimo, è necessario trovare nel testo ufficiale del corso (Storia delle macchine, Roma-Bari : Laterza, 2010, 3a ed.) le "presenze" del proprio tema di approfondimento.


Rivoluzioni tecnologiche

Dopo la rivoluzione agricola (la prima avvenuta tra il 10000 e l'8000 a.C.) e la rivoluzione industriale, oggi siamo nel bel mezzo di un nuovo "passaggio" ? 
C'è chi la chiama terza rivoluzione industriale, altri la rivoluzione dell'informazione, ma se seguiamo ciò che dice David S. Landes nella sua Favola del cavallo morto, non potremo mai sapere se viviamo uno di questi grandi processi irreversibili, che chiamiamo rivoluzioni culturali, perché potremo solo dirlo quando ormai i giochi si sono conclusi.
Come diceva Marc Bloch, "nella storia le cause non si postulano, ma si cercano."

Tutto parte dal racconto...

E per meglio conoscere la letteratura italiana è disponibile un sito dell'Editore Einaudi che presenta alcune centinaia di opere fondamentali per capire il nostro passato. Sul piano narrativo, attraverso opere scritte innanzitutto per raccontare e anche per piacere, a sé stessi e al pubblico.
Le monografie storiche e i saggi, li lasciamo a un secondo tempo e appunto si chiamano "letteratura secondaria".

La storia è un racconto...

Anche se la storiografia è condotta "scientificamente" fondandosi sui documenti, che sono scritture "certificare" e soprattutto collocate nello spazio e nel tempo, non bisogna dimenticare che la storia è una narrazione e come tale deve seguire delle regole ben precise, la prima delle quali è la continuità e la consequenzialità degli argomenti. Ne consegue che, a differenza di una cronaca, ovvero di una cronologia, dove i fatti sono semplicemente elencati, la storia deve seguire un filo. Ed è proprio per questo fatto che la storia è alla base della nostra consapevolezza. Senza la storia vivremmo - lo dico a un pubblico che conosce i metodi delle scienze dure - algebricamente, al di fuori del tempo. Invece sono proprio le storie passate (quelle che i matematici collocano nelle condizioni iniziali) a permetterci di risolvere l'equazione differenziale (ovvero dinamica) in cui viviamo. La storia siamo noi.

« Per dirla in una parola, le cause, in storia non più che altrove, non si postulano. Si cercano... »

(Marc Bloch, Apologia della storia, fine del quinto capitolo)



sabato 21 aprile 2012

Un invito, anzi due

Innanzitutto ricordo agli studenti che è stato loro chiesto di esprimere l'interesse a svolgere uno dei prossimi mercoledì le lezioni presso la Mostra "Fare gli Italiani" presso le OGR in Corso Castelfidardo, nei pressi della Cittadella Politecnica. Ricordo che è stato garantito l'ingresso al costo ridotto di Euro 5.oo a persona. L'iniziativa sarà svolta solo con il consenso della maggioranza degli studenti. Guarda anche su YouTube.

Il secondo invito riguarda il Blog dailymapnews.blogspot.com dove sono giornalmente presentate le attività del Museo Archivio Politecnico (MAP) che da quindici anni gestisce la memoria scientifica e tecnologica dell'Ateneo e che cura non solo le mostre ma supporta le attività delle "scienze dell'uomo e della società tecnologica". Esiste anche una pagina facebook. Sono gradite le adesioni e le sottoscrizioni.


martedì 3 aprile 2012

Linguaggi

Dalle lingue parlate

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ai linguaggi artificiali



Una mappa concettuale della Rivoluzione Industriale

 Estratto dal sito di Marilena Beltramini.

Qualche considerazione sulle mappe concettuali

Le mappe, e quindi anche le mappe concettuali, trasferiscono in forma grafica le idee e le loro connessioni logiche, che sono alla base di un pensiero articolato. Di conseguenza, ogni volta che si vuole organizzare un ragionamento, se operiamo razionalmente, costruiamo anche senza accorgercene delle mappe che ci permettono di inseguire con i ragionamenti le idee che altrimenti rimarrebbero sparse come i fogli sopra un tavolo. Ma le mappe racchiudono nella semplicità grafica concetti che possono essere suscettibili di analisi quantitative. A questo punto ecco alcune "mappe" tratte da Internet. 

All'inizio ci furono i portolani.


Poi arrivarono i serial TV


Ma si può fare anche la mappa di un'opera letteraria,
o dell'intera opera di Charles Dickens


(chi volesse consultare le nuove mappe VisuaData che appaiono sull'inserti La lettura del "Corriere della sera" può consultarle su Pinterest)

E se si volesse la mappa delle mappe concettuali, eccone un esempio: